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Visita al Cersaie di Bologna tra rivisitazioni e sorprendenti innovazioni

Venerdì 29 Settembre è finito il Cersaie di Bologna, manifestazione dove vengono presentate le novità dell’arredo bagno e pavimentazioni in generale: legni, ceramiche, grès porcellanati e così via.

Quest’anno con un gruppo di professionisti abbiamo partecipato sotto la guida sapiente di Alberto Durante della Durante Pavimenti azienda molto attenta alle novità, design, ma il tutto sempre seguito e curato con professionalità.

La giornata iniziata prestissimo e finita molto tardi è stata ricca di emozioni, abbiamo avuto delle piacevoli sorprese, materiali innovativi come quelli presentati dalla Lea ceramica, nei quali, oltre a simulare effetti naturali quali i cementi e le pietre, hanno avuto l’idea di stampare sopra dei motivi geometrici dando vita ad effetti tridimensionali ottenuti con la grafica e non con tridimensionalità del materiale stesso.

Rivisitazioni di passate pavimentazioni, come ad esempio finte veneziane, in quanto non sono un pavimento continuo come le originali, bensì delle piastrelle con formati ben definiti.
Non so se mi hanno mi convinta, ma sicuramente hanno creato in me dello stupore e soprattutto la ricerca di come potrebbero essere contestualizzate.

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Lastre di dimensioni fino a qualche anno fa impensabili. Mi chiedo perché ci  si approcci a queste grandi fiere, che sono eventi così importanti, con atteggiamento a volte quasi apatico e l’unica risposta che mi viene da darmi è che con la rapidità della diffusione mediatica delle informazioni, non c’è più l’effetto sorpresa.

Ma la giornata mi ha prepotentemente ricordato che il vedere asetticamente dei materiali è molto diverso dal sentirli descritti da chi li ha pensati, amati, sofferti e quasi partoriti, poterli toccare con mano trasferisce delle sensazioni diverse, poter confrontarsi in tempo reale con altri professionisti che hanno una visione diversa a volte addirittura opposta alla nostra ci fa vedere degli aspetti e risvolti che non leggevamo.

CERSAIE.02

Forse sono anacronistica, ma la componente umana rende animato anche ciò che per definizione non lo è. Mi sono commossa davanti ad una lastra di grès dove su campo grigio erano stampate delle macchioline rosa irregolari che sembrava scendessero verso il basso diradandosi sempre più. Mi hanno rimandata come d’incanto in Giappone quando i ciliegi lasciano andare i petali dei loro fiori creando uno spettacolo fantastico.

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Che cos’è la bellezza se non questo? Il bello, il brutto è tutto soggettivo, ma quello che vale davvero è l’emozione che i materiali suscitano in noi.

Alberto ci ha fatto conoscere due realtà importanti del Made in Italy:
la Florim azienda leader nel mondo della ceramica, fantastico show-room, importanti investimenti, molteplici collezioni da quelle più democratiche alla portata di tutti, ma non per questo di poco valore, a quelle più ricercate, economicamente più impegnative o complicate ossia di difficile lettura.

florim

la seconda è Mutina, non voglio esprimere un giudizio perché sono da sempre una loro grandissima sostenitrice e sarei sicuramente di parte. Ma se vi ho incuriosito provate a vedere le sue collezioni. La location invece mi ha rapito il cuore…. è una fabbrica di piastrelle rivisitata. Un incanto.

mutina

Da segnalare anche Itlas leader per i legni , così come Mardegan con il suo listone con finitura a saponetta.

Il bilancio di questa giornata in fiera è stato totalmente positivo, sono tornata a casa più ricca di conoscenze, certezze, dubbi e perplessità, ma sempre più convinta che abbiamo un patrimonio professionale, umano del quale troppo spesso ci dimentichiamo e non ne apprezziamo a pieno il valore.
La ricerca è da sempre il valore aggiunto del nostro lavoro così da poter offrire al  cliente tutto quello che c’è di nuovo , così da poter soddisfare le loro molteplici esigenze e desideri.
La casa sempre più deve corrispondere ad un vestito sartoriale nel quale ci si sente a proprio agio e che rispecchi a pieno la nostra personalità.

Valentina Pastrolin
Interior Designer

Pubblicato il 3 ottobre 2017 alle 10:42

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